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  • Italian  (3)
  • 2015-2019  (3)
  • 1960 - 1964
  • 2017  (3)
  • 1
    Language: Italian
    Pages: 375 Seiten , Illustrationen
    Year of publication: 2017
    Keywords: Menora (Motiv) ; Ausstellung
    Abstract: La mostra vede per la prima volta la cooperazione tra lo Stato della Città del Vaticano e la Comunità Ebraica di Roma, realizzando un’iniziativa dall’alto profilo istituzionale sotto le insegne dell’unità, della reciproca comprensione e del dialogo interreligioso e ha contemporaneamente luogo nelle due sedi del Braccio di Carlo Magno dei Musei Vaticani e del Museo Ebraico di Roma. L’esposizione racconta attraverso le arti figurative (all’incirca 130 opere) la storia plurimillenaria, incredibile e sofferta, della Menorà: il Candelabro a sette bracci fatto forgiare in oro puro da Mosé per espresso volere del Signore, come è raccontato nel libro dell’Esodo, per essere collocato nel primo Tempio di Gerusalemme insieme agli altri arredi sacri in nome dell’alleanza con il popolo di Israele. Il peregrinare nei secoli e nei luoghi più lontani di questa mitica Lampada, così come fu per il popolo ebraico di cui simboleggia l’antico destino, ci restituisce une delle vicende più suggestive della storia dell’uomo degli ultimi tremila anni. Una vicenda che dalla storia si perde nel mito e nella leggenda. Per questo progetto sono stati concessi prestiti eccezionali dalle più prestigiose istituzioni museali nazionali e internazionali. Spiccano fra gli altri – oltre ai Musei Vaticani, al Museo Ebraico di Roma e a molti altri, rilevanti musei romani – il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, l’Israel Museum e la National Library of Israel di Gerusalemme, il Kunsthistorisches Museum e l’Albertina di Vienna, il Kupferstichkabinett di Berlino, il Jewish Museum di New York, il Franz Hals Museum di Haarlem, il Museo Sefardí di Toledo, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, i musei ebraici di Padova, Firenze, Napoli e Casale Monferrato, il Museo Archeologico di Napoli, la Biblioteca Palatina di Parma, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Mentre tra le opere esposte figurano meraviglie e sorprendenti rarità come la grande pietra incisa a bassorilievo del I secolo proveniente dal sito dell’antica sinagoga di Magdala in Galilea, rinvenuta soltanto pochi anni fa, rarissimi vetri di epoca romana decorati in oro, sarcofagi e lapidi dalle catacombe ebraiche di Roma, la Bibbia di San Paolo di epoca carolingia, gli imponenti candelabri a sette bracci cristiani risalenti al XIV e al XV, argenti barocchi romani, dipinti di artisti sommi come Giulio Romano, Andrea Sacchi, Nicolas Poussin, Marc Chagall.
    Library Location Call Number Volume/Issue/Year Availability
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  • 2
    Book
    Book
    Milano : Silvana Editoriale
    Language: Italian
    Pages: 192 Seiten, [34] Blatt , Illustrationen
    Year of publication: 2017
    Keywords: Installation ; Ausstellung
    Library Location Call Number Volume/Issue/Year Availability
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  • 3
    Language: Italian
    Pages: 736 Seiten
    Year of publication: 2017
    Series Statement: Moderna/Comparata 21
    Series Statement: Moderna/Comparata
    Keywords: Italien ; Literatur ; Juden
    Abstract: «Un’umanità che dimenticasse Buchenwald, Auschwitz, Mauthausen, io non posso accettarla. Scrivo perché ci se ne ricordi»: così Giorgio Bassani a chi gli chiedeva notizie sull’origine della sua scrittura. Guidata da queste parole Anna Dolfi ha costruito un tessuto di suggestioni che hanno spinto studiosi italiani e stranieri e persino alcuni protagonisti a riflettere su narratori, poeti, saggisti, storici, filosofi, editori, artisti, che dalla storia di una difficile appartenenza sono stati indotti a una sorta di fatale, testimoniale dovere morale. Ne è nato un libro di grande novità per taglio e proposte di lettura che, partendo dalla tradizione ebraica antica, da leggende rivissute in chiave politica e libertaria, dopo il Romanticismo e l’Ottocento tedesco porta in primo piano le moderne voci della letteratura/cultura europea e nord americana, della tradizione yiddish e orientale. A ricorrere sono i nomi della grande intellettualità ebraica della Mitteleuropa, di Canetti, Schulz, Döblin, Antelme, Wiesel, Sebald, Oz, Grossman, Nelly Sachs, Irène Némirovsky…, tra gli italiani quelli di Loria, Natalia Ginzburg, Giacomo Debenedetti, Cesare Segre…, soprattutto di Giorgio Bassani e di Primo Levi che, per serbare memoria della tragedia della persecuzione e della Shoah, hanno scelto di collocare la loro intera opera entre la vie et la mort. Inducendo a ricordare come il dovere di testimoniare si leghi all’affetto e al lavoro del lutto, all’effetto duraturo di una ferita immedicabile che ha nutrito la connessione tra la verità dell’accaduto e quello che si potrebbe chiamare il vero della creazione, le vrai du roman.
    Library Location Call Number Volume/Issue/Year Availability
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